Eurosostenibilità : La sostenibilità nel mondo della floricoltura - Il partenariato della Floricoltura Furlan di San Polo di Piave

 

Il progetto “Eurosostenibilità” è promosso dalla rete di informazione Borghi d'Europa nell'ambito dell'iniziativa “L'Europa delle scienze e della cultura” (patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI -Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), e propone un percorso informativo sui temi della sostenibilità nella floricoltura. Partner d'informazione del progetto è la Floricoltura Furlan di San Polo di Piave (Treviso). Per il 2023 il focus del progetto europeo è tutto centrato sulla conoscenza e valorizzazione dei fiori stagionali e sulla loro produzione sostenibile.

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Febbraio in fiore

Ebbene sì, benché siamo ancora in pieno inverno, alcuni fiori, avvertendo l’allungarsi delle ore di luce giornaliere, hanno il coraggio di sbocciare, veri simboli di speranza, anzi di fede in un futuro migliore! Eccoli in ordine alfabetico:


  • Calendula


Nome latino: 

Calendula officinalis 
Famiglia:

Composite


E’ una pianta erbacea annuale, i cui steli possono raggiungere l'altezza di circa 70 cm e presentano diverse ramificazioni, al culmine dei quali si sviluppano fiori di colore giallo-arancio raccolti in capolini. I fiori possono essere singoli, semidoppi, ad anemone, a peonia, doppi formali e doppi irregolari.


I fiori della calendula hanno anche interesse erboristico, perché contengono: Olio essenziale, Flavonoidi,Triterpenoidi, Steroli, Carotenoidi,Tannini  e quindi sono usati per la cura e la pulizia della pelle e per accelerare la guarigione delle ferite. Inoltre l’infuso ha un’azione coleretica e ipolipemizzante e sul sistema cardiocircolatorio e su quello nervoso centrale.


  • Camelia

Nome latino: 

Camellia Sasanqua

Famiglia: 

Theaceae




La Camellia sasanqua, una delle piante decorative più conosciute, è originaria della Cina e del Giappone. Ama estati piovose e inverni asciutti ed è in grado di sopportare anche temperature sino a -15 °C ma non tollera i venti e la neve sulle foglie. La varietà “Camellia sinensis” è la pianta del Tè.


Poiché i suoi fiori sono molto delicati, è fondamentale posizionarla in una zona in penombra ed innaffiarla con acqua potabile o demineralizzata, in modo che il terreno rimanga asciutto (in inverno) e non calcareo.


Numerosi gli usi erboristici di questa pianta, i cui semi, foglie e fiori sono una fonte inesauribile di rimedi contro diverse infezioni e patologie: le foglie vengono utilizzate per curare disturbi della pelle come acne, rosacea e dermatite seborroica e sono efficaci anche sulla pelle matura, poiché rallentano il processo d’invecchiamento, mentre l’infuso è utile anche a trattare i disturbi del tratto intestinale, come le coliti, ed è un noto cardiotonico.

Il tè verde, poi, è una bevanda a effetto drenante, ricchissima di antiossidanti.



  • Grevillea

Nome latino: 

Grevillea

Famiglia: 

Proteaceae




È un arbusto di origine australiana adattato al clima mediterraneo. Amante del sole, può raggiungere i 2-3 metri di altezza ed un'ampiezza di 2 metri, utilizzato particolarmente per aiuole.

ll fogliame, è simile a quello del rosmarino, le foglie sono piccole, lineari, aghiformi; l’arbusto ha sviluppo compatto e densamente ramificato, nel complesso ricorda una piccola conifera.

Tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera all’apice dei rami sbocciano particolari fiori, riuniti in racemi, di colore rosso o rosa, privi di petali, e costituiti da un singolo calice allungato.





  • Mimosa

Nome latino Acacia dealbata 

Famiglia 

Mimosaceae 




Le Mimose sono grandi arbusti, o anche piccoli alberi ormai diffusi allo stato selvatico in gran parte della penisola italiana e del Mediterraneo, ma hanno origini lontane: dall'Australia, L’uso per il giorno della festa della donna è semplicemente dovuto al fatto che fioriscono verso la fine dell'inverno ed è quindi facile procurarsene, l'8 marzo.


Quelli che vengono chiamati fiori della mimosa sono in realtà infiorescenze sferiche, che riuniscono piccolissimi fiori, di colore giallo, molto decorativi ed intensamente profumati. La fioritura della mimosa può durare alcune settimane. La sua fioritura allegra e profumata è ogni anno un immancabile simbolo dell’arrivo della primavera, dando vivacità al paesaggio e risvegliando i primi insetti pronubi.





  • Narciso

Nome latino Narcissus


Famiglia 

Amaryllidaceae



Il fiore è caratterizzato da una sola infiorescenza, isolata e circondata da una paracorolla, è solitamente giallo o bianco. Gli stami si trovano al di sotto. Le foglie, invece, sono lunghe, piatte, nastriformi ma carnose, di color verde chiaro. Il suo nome richiama il mito greco del giovane che amava la sua immagine specchiata nell’acqua e morì tentando di raggiungerla e ci ricorda l’elevata pericolosità delle foglie e dei bulbi. Essi contengono infatti un alcaloide, la narcisina, che può provocare anche la morte.

Nella medicina popolare tuttavia il bulbo viene utilizzato (con le massime precauzioni!) come narcotico, antispasmodico, afrodisiaco e sedativo, blando analgesico, emetico, febbrifugo, antipiretico. In estetica e cosmetica invece viene utilizzata l’estratto puro prevalentemente per le sue proprietà deodoranti, tonificanti, liftanti.



  • Primula

Nome latino Primula Vulgaris

Famiglia 

Primulaceae




La Primula, è pianta spontanea in tutta Italia e comunque di facile coltivazione sotto agli alberi e vicino alle siepi. (N.B.: il termine “vulgaris” in latino non ha carattere dispregiativo, ma significa semplicemente: ”molto comune, diffusa”).

E’ considerata simbolo della primavera e della rinascita della natura ed è apprezzata come pianta ornamentale, ma anche per gli usi curativi (espettorante, antinfiammatoria, analgesica e antispastica) e infine in cucina, come aggiunta cruda (foglie e fiori) alle insalate.

Va coltivata in terreno fertile, drenato, a mezzombra, possibilmente sotto alberi ed arbusti a foglia caduca: in questo modo riceverà luce nei mesi invernali e primaverili, per poi essere protetta dalle chiome nel periodo estivo.

Gianluigi Pagano





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